29 marzo 2021
di Alfredo Carrelli
Quando il panico dilaga
Nel corso della vita è prassi dover affrontare situazioni stressanti ma, semplicemente conversando con gli amici o confrontandosi con un collega di lavoro, si possono identificare un’ampia gamma di stili comportamentali e cognitivi che determinano la tipologia di risposta messa in atto dagli individui: ci sono persone che trovano eccitante approcciarsi ad un problema o ad una situazione complessa in quanto percepiscono una componente di sfida in essa ma anche soggetti che vivono tali circostanze in maniera molto ansiogena spesso arrivando anche a somatizzare(ovvero manifestare i propri conflitti emotivi e cognitivi attraverso sintomi organici come mal di testa, sensazioni di nausea e dolori allo stomaco) il proprio stato d’animo.
Quest’ultimo atteggiamento non è patologico in quanto è normale e umano provare stress in particolari occasioni (il nostro corpo è un asso nella produzione di cortisolo!) ed addirittura ci possono essere condizioni tali per cui la nostra preoccupazione in merito alla situazione risulta essere utile e vantaggiosa (una componente definita “eustress”).
Vi è però un rovescio della medaglia: i disturbi d’ansia, ossia disturbi psichiatrici caratterizzati da forti sensazioni di ansia o paura riconosciuti dai più importanti manuali diagnostici redatti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’American Psychiatric Association, a cui gli esperti del settore fanno riferimento. Questo cluster di disturbi è piuttosto diffuso, difatti, un’analisi sistemica degli studi condotti sulla diffusione di queste patologie psichiatriche indica una prevalenza del 16,6% durante l’intero arco di vita1 e le statistiche generali ci suggeriscono che fino al 30% della popolazione mondiale ne soffrirà nel corso della propria vita.
Tra queste psicopatologie il disturbo di panico risulta essere di grande interesse proprio perché a chiunque può capire di sentirsi “nel panico” ma va fatta una distinzione tra questa specifica diagnosi e la possibilità di aver vissuto un episodio isolato di attacco di panico siccome sussistono differenze inerenti sia alla diffusione che alla sintomatologia di queste due condizioni.
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26 marzo 2021
di Jacopo Cammarata e Letizia Aquilino
Come The Accountant può raccontarci l’autismo
Uno spietato assassino con sorprendenti abilità cognitive e tecniche non ancora meglio specificate, ma che possiamo intuire dai centri perfetti alla testa delle sue vittime, al servizio di un bene superiore. Questa, in estrema sintesi, la vicenda che inizia ad essere narrata dalla scena d’apertura di The accountant, film dell’ormai lontano 2016 diretto da Gavin O’Connor, disponibile su Netflix. Approfondendo maggiormente, la trama narra di un contabile coinvolto in attività criminali, che accetta un incarico “pulito” offertogli da un’affermata compagnia di robotica per far calmare le acque, mentre alcuni agenti del Dipartimento del tesoro statunitense si mettono sulle sue tracce
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22 marzo 2021
di Luna Piccinelli
Servizio di tutela minori: maltrattamento, trascuratezza e stereotipi sull’intervento
Il legame di attaccamento tra genitore e figlio è la base evolutiva, personale e relazionale su cui l’individuo fonda aspetti della propria personalità, legati soprattutto al nucleo della sicurezza ed alle possibilità adattive. Il concetto di Modelli Operativi Interni fornisce la base teorica e le possibilità di ricerca circa il fenomeno del maltrattamento, in quanto, si pensa che i modelli costituitisi nell’infanzia abbiano una forte influenza sia sullo sviluppo successivo dei modelli stessi, che sull’attuale esperienza della persona.
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19 marzo 2021
di Sabrina Seccia
JOKER: la risata di un infelice
Il film inizia con l’immagine del protagonista, Arthur Fleck, che si trucca davanti allo specchio: è triste e si forza a sorridere aiutandosi con le mani; il contrasto tra il trucco da clown e quel suo sorriso forzato, fa emergere sin da subito la contraddizione tra la sua sofferenza interiore e la volontà di voler fare ridere gli altri. Questa contraddizione è ben rappresentata dal suo disturbo: la tendenza ad essere colto da una risata incontrollata nei momenti meno opportuni.
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15 marzo 2021
di Luna Piccinelli
Sindrome di alienazione parentale: bambino problematico, genitore manipolatore o genitorialità disfunzionale?
In ambito psico-forense, il tema dell’Alienazione Parentale è uno dei più dibattuti negli ultimi anni. Numerose sono le pubblicazioni internazionali scientifiche a riguardo, e ancora oggi c’è tanta confusione sul tema, soprattutto per l’utilizzo del termine che ne fa la popolazione. Quando un bambino rifiuta di incontrare il genitore non affidatario, solitamente il padre, dicendo che ne ha paura, e viene sostenuto in questo dalla madre, viene evocata la Sindrome da Alienazione Parentale. Il bambino rifiuterebbe di incontrare il padre non perché lo teme, ma perché la madre lo avrebbe manipolato in tal senso.
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12 marzo 2021
di Marta Matuella
VIOLENZA CONTRO LE DONNE: un problema relazionale o sociale?
La violenza contro le donne esiste, ed è uno dei principali problemi della nostra società. Assume varie forme: dalle più gravi, come l’omicidio, a quelle più quotidiane. Perché la violenza sulle donne non si vede solo sul corpo martoriato di una moglie picchiata dal proprio marito, o sulla faccia sfigurata dall’acido di una donna per mano dell’ex compagno.
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8 marzo 2021
di Francesca Colombo
Transessualità: definizione e correlati psicologici
Che cosa significa essere transgender? Significa essere omosessuali? Travestiti? Essere attratti da quelli che appartengono al proprio sesso o al sesso opposto? Facciamo un po’ di chiarezza;
Per parlare di transessualità è bene prima di tutto fare una distinzione tra identità sessuale e identità di genere: Milton Diamond, professore di medicina all’Università delle Hawaii, noto per aver trattato e divulgato tematiche relative all’identità sessuale e di genere, ne chiarisce differenze e caratteristiche specifiche.
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5 marzo 2021
di Viola Dadda
Soulmates: lieto fine o fine dell’amore?
Cresciamo sognando l’amore romantico, il lieto fine, un eterno cliché (se così si può chiamare) su cui da sempre si basano film, libri, opere d’arte, canzoni e chi più ne ha più ne metta. Inevitabilmente arriviamo a confrontarci con l’idea di amore, a chiederci cosa sia per noi e come ce lo aspettiamo. Le risposte sono soggettive, ogni volta diverse e personali, una sola cosa ci accomuna tutti: un bisogno radicato e ineluttabile di sentirci amati, accettati, scelti. Come nell’amore, così nella vita, vogliamo sentirci speciali, unici e desiderati. Agli occhi dell’altro così come ai nostri… non a caso “accettiamo l’amore che pensiamo di meritare” (Noi siamo infinito, S. Chbosky, 2013).
Vogliamo essere scelti e vogliamo scegliere a nostra volta, ma se non fosse più compito nostro? Se esistesse a priori una scelta più corretta di tutte le altre, una risposta facilmente accessibile e “scientificamente provata”?
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1 marzo 2021
di Rossana Ferrara
Pensiamo con la nostra testa o con quella degli altri? Un viaggio tra esperimenti sociali e riferimenti neurobiologici
Quotidianamente siamo coinvolti in una serie di fenomeni di cui non ci rendiamo nemmeno conto. Uno tra essi è l’effetto gregge, il conformismo. Siamo soliti pensare alla sua origine nella radice animale dell’essere umano che attinge le sue paure dalla solitudine fuori dal branco. Non è solo agire come agiscono gli altri, ma anche essere condizionati dalla modalità in cui agiscono e mettere poi in dubbio il proprio pensiero. Lo studio di tale fenomeno è tutt’oggi aperto, nonostante i numerosi esperimenti e le molteplici ricerche riportino i medesimi risultati, constatando di essere un concetto ben supportato nel tempo. Questo fenomeno rientra in quello più ampio dell’influenza sociale, non di poco conto per lapsicologia. Si tratta di un quid ambivalente: da un lato, è indispensabile collante della società, dall’altro, può rivelarsi una forza oscura, responsabile delle forme più immorali di comportamento.
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26 febbraio 2021
di Letizia Aquilino
Come essere adolescenti durante il Covid? L’impatto della pandemia e delle restrizioni sulla scuola e sul benessere adolescenziale
Il giorno 9 febbraio 2021 si è tenuto un webinar intitolato “Come essere adolescenti durante il Covid? L’impatto della pandemia e delle restrizioni sulla scuola e sul benessere adolescenziale”, moderato dal Prof. Luca Milani e con l’intervento delle Professoresse Chiara Ionio ed Emanuela Confalonieri. Si è cercato di capire come i ragazzi stiano vivendo questo periodo storico, tra lockdown, DAD e incertezze da ogni lato. Si tratta di un tema estremamente delicato e che ha spinto numerosi istituti di ricerca negli ultimi mesi ad approfondire quanto la pandemia abbia impattato sulla vita degli adolescenti, dentro e fuori dal contesto scolastico.
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22 febbraio 2021
di Sabrina Seccia
Discriminazione di genere in ambito lavorativo: il metodo del “curriculum anonimo” sperimentato in Finlandia
Secondo l’Osservatorio Italiano dei diritti solo il 47% delle donne italiane risulta occupata ed il nostro paese si colloca penultimo in Europa per partecipazione femminile al mercato del lavoro. Le principali differenze tra donne e uomini in ambito lavorativo risultano essere legate:
- Alla segregazione orizzontale: il 30% delle donne lavoratrici sono occupate in settori che ricalcano i tradizionali lavori di cura come la sanità, l’istruzione ed i servizi sociali.
- Alla segregazione verticale: si fa riferimento al cosiddetto “soffitto di cristallo”: all’aumentare del prestigio e della retribuzione delle posizioni ricoperte, diminuisce il numero delle donne che le ricoprono.
- Ad un ineguale utilizzo del tempo: come sostenuto dalla Dott.ssa Federica Roccisano nella sua Indagine sull’ occupazione femminile in Italia (2019), la gestione del tempo per una donna può costituire un fattore discriminante che ha un effetto sulle sue scelte di carriera. La necessità di prendersi cura della propria famiglia porta molte donne ad avere meno tempo da dedicare al lavoro fuori casa. In questo modo la credenza sociale per cui la donna sarebbe la persona più adatta ad occuparsi dei figli e della cura della casa, induce i più a sottrarre del tempo al proprio lavoro per soddisfare le aspettative connesse al proprio genere.
- Retribuzione: le donne sono solite percepire una retribuzione inferiore rispetto agli uomini.
- Discriminazione: si verifica quando, nonostante si abbiano le stesse competenze, la stessa abilità e la stessa formazione, viene manifestata una preferenza per un candidato solo per il fatto che appartiene al genere maschile.
La discriminazione può avvenire in modo dichiarato ed esplicito, oppure in maniera inconsapevole. Questa può essere influenzata dagli stereotipi di genere: credenze rigide relative sia al mondo maschile che femminile, riguardanti comportamenti, abilità, competenze e preferenze.
Gli stereotipi di genere creano disparità, influenzando le scelte lavorative degli individui: portano a pensare che se una persona è di sesso femminile, sarà necessariamente più portata per determinati lavori, mentre se è di sesso maschile sarà più portata per altri.
Gli stereotipi, essendo pervasivi e spesso inconsapevoli, possono influenzare i responsabili delle risorse umane e portarli a formulare un giudizio a priori sulle competenze e capacità dei candidati. In questi casi si fa riferimento agli hiring bias, ossia a tutti gli errori che è possibile commettere più o meno inconsciamente in fase di selezione dei candidati. Si parla di gender hiring bias quando questi errori sono condizionati dal genere di chi cerca lavoro.
19 febbraio 2021
di Tommaso Tunesi
L’evoluzione della psiche: Quante identità convivono dentro di noi?
Una delle questioni cruciali della psicoanalisi e delle scienze psicologiche in generale, è la ricerca e lo studio dei processi mentali che concorrono a definire quella che noi chiamiamo identità.
L’identità è ciò che ci permette di cogliere la nostra continuità nel tempo e di percepirci coesi nello spazio. L’identità è ciò che permette alla nostra coscienza di sentirsi l’origine e la sede delle proprie emozioni e di percepire le proprie azioni come volontarie e pensate autonomamente. La formazione dell’identità comincia fin da prima della nascita, a partire dall’utero materno, come hanno dimostrato le scoperte delle neuroscienze cognitive contemporanee (Ramachandran, 2004). Successivamente, il contatto con il mondo esterno, con gli Altri e con gli oggetti ci permette di sperimentare e pian piano definire ciò che proviene da fuori e ciò che nasce da dentro di noi e in tal modo definire la differenza tra mondo esterno e il proprio Sé.
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15 febbraio 2021
di Francesca Colombo
Covid: che impatto ha avuto sugli adolescenti?
“Smart Working”, “DAD” e “Call” sono diventate parole all’ordine del giorno da quando è scoppiato il Covid-19, da quando abbiamo dovuto reinventare le nostre vite all’interno di appartamenti più o meno spaziosi, da quando abbiamo perso la socialità che prima era parte integrante delle nostre giornate. Abbiamo parlato di questi fenomeni dal punto di vista economico, politico, sociale, di come si poteva fare per mantenere la propria routine, per non far sentire i bambini abbandonati né gli adulti oberati di impegni e doveri… E gli adolescenti? Come hanno vissuto questo periodo?
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12 febbraio 2021
di Tommaso Tunesi
GREENWASHING: l’ipocrisia delle campagne ecosostenibili
Nell’anno 2019, grazie a Greta Thunberg e al movimento Fridays For Future, il tema del cambiamento climatico e della cura dell’ambiente in cui ci troviamo a vivere, è diventato da tematica di nicchia per ecologisti e ambientalisti a tematica mainstream a livello mediatico e istituzionale/governativo. Nel report “Countdown to extinction” di GreenPeace viene messo in evidenza chiaramente come, l’emergenza climatica attuale sia una delle emergenze più problematiche e gravi dell’epoca contemporanea. La messa in atto di provvedimenti atti a salvaguardare l’ambiente e a fronteggiare la crisi climatica è fondamentale per evitare una molto probabile estinzione di massa di fauna e flora. La conseguenza di un tale evento, l’estinzione di molte specie animali e vegetali, avrebbe ripercussioni immediate sulla vita degli esseri umani in quanto, la produzione di cibo, ne risentirebbe enormemente. Come messo in evidenza nel report infatti, la stima del calo della produzione di cibo per la popolazione mondiale è stimata del 90% (e a risentirne saranno maggiormente le popolazioni del terzo e quarto mondo).
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8 febbraio 2021
di Marta Matuella
Influencer: tra archetipi e identificazione
Negli ultimi giorni di gennaio, a Palermo, una bambina di 10 anni è morta partecipando a una sfida su TikTok, la “blackout challenge”. Skuola.net, che nel 2018 ha condotto un sondaggio su circa 1000 ragazzi di scuole medie e superiori, definisce la blackout challenge come una sfida che consiste nel togliersi volontariamente il fiato, spesso con l’aiuto di corde o cinture, per sperimentare l’effetto di trovarsi sulla soglia dello svenimento. Secondo il sondaggio più di un ragazzo su 10 conosceva la sfida, e quasi un ragazzo su 5 (il 18%) affermava di avervi partecipato. Più la metà dei giovani che hanno provato la sfida (il 56%) ha affermato di averlo fatto per poter postare il video online.
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5 febbraio 2021
di Marta Santoni
I cinque sensi nella psicologia del marketing
I modi tramite cui la psicologia del marketing può utilizzare i nostri sensi per comunicare messaggi e contenuti sono numerosi e stanno acquisendo sempre più rilevanza nell’influenzare l’esperienza di consumo. La psicologia del marketing si sta sempre più focalizzando sulla customer experience, in altre parole l’esperienza che il consumatore vive all’interno del negozio e nel momento dell’acquisto. Per questo motivo quello che sta diventando rilevante nel determinare la soddisfazione del cliente, non sembra essere più solo il prodotto in sé e le sue caratteristiche ma l’insieme di tutte le emozioni e i sentimenti che entrano in gioco prima e durante l’acquisto.
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1 febbraio 2021
di Marta Matuella
La ricerca esasperata dell’indipendenza:
il paradosso della teoria svedese dell’amore
L’indipendenza è uno dei valori cardine della nostra società. L’uomo l’ha sempre cercata, soprattutto in questo particolare periodo storico, segnato da una forte tendenza verso l’individualismo. L’idea di sentirci autonomi, di non aver bisogno dell’altro per vivere o essere felici ci soddisfa e rafforza la nostra percezione di essere potenti e di bastare a noi stessi. Ma cosa succede quando questa ricerca dell’indipendenza viene portata all’estremo? Erik Gandini prova a raccontarlo nel suo documentario “La teoria svedese dell’amore”.
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29 gennaio 2021
di Alfredo Carrelli
Vivere la paura insieme a Joseph E. LeDoux
Lo scorso dicembre si è tenuto un seminario online retto dal ricercatore e saggista Joseph E. LeDoux incentrato sul tema della paura e quello della coscienza. Gli aspetti fondamentali trattati furono lo sviluppo delle capacità di risposta ad ambienti avversi da parte degli organismi viventi sia pluricellulari che unicellulari, alcuni consigli rivolti ai neuroscienziati in merito alla ricerca ed infine una riflessione più generica in merito alla definizione stessa di che cosa sia un’emozione e ai processi che sottendono le capacità di coscienza nell’uomo, nei primati e negli altri mammiferi.
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26 gennaio 2021
di Francesco Zaccuri
Mamba mentality: l’insegnamento di Kobe Bryant
“La Mamba mentality non riguarda un risultato da prefiggersi, quanto piuttosto il processo che conduce a quel risultato. Riguarda il percorso e l’approccio. È uno stile di vita. Penso che sia importante adottare questo metodo in ogni impresa” – Kobe Bryant
Kobe Bryant è stato uno dei giocatori di basket più forti di sempre: oltre ad aver dominato per vent’anni il campo da gioco della NBA, lega cestistica più prestigiosa al mondo, vincendo ogni trofeo e riconoscimento possibile, è diventato una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di cestiti e non solo. La sua devozione per il gioco unita ad uno spirito competitivo fuori dal comune, gli sono valsi il soprannome di “Black Mamba”, proprio come il letale serpente.
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25 gennaio 2021
di Martina Sangiorgio
Risse organizzate: delinquenza o messaggio sociale?
È il 5 Dicembre quando al Pincio, a Roma, circa 400 ragazzi si danno appuntamento per prendersi a botte. Il 12 Dicembre succede lo stesso a Villa Borghese. Qualche giorno dopo, a Venezia una quarantina di adolescenti si rendono protagonisti dei medesimi atti. L’8 Gennaio, a Gallarate, in provincia di Varese, di nuovo un centinaio di ragazzi si scontrano per regolare i conti di un litigio nato giorni prima. Lo schema è sempre lo stesso: l’appuntamento viene dato tramite social network e i ragazzi si ritrovano, spesso senza mascherine e armati di mazze, coltellini e bottiglie, nei centri città.
Quali sono le cause di questi gesti? Che messaggio nascondono?
Sarebbe facile definire questi ragazzi come senza speranza, come “mele marce” da buttare e dire che i loro genitori non sono stati sicuramente in grado di crescerli correttamente.
“Ne hanno prese troppe poche da piccoli!”: questa è una delle ipotesi che si leggono sotto i post dei vari articoli giornalistici ed è eloquente il fatto che, ancora oggi, si pensi che sia necessaria la violenza per insegnare la non violenza.
Per analizzare questi fenomeni nella maniera più corretta possibile, non si può dimenticare che l’adolescenza è un momento di vita estremamente complesso e delicato.
Lo conferma Erikson, psicoanalista del ‘900 specializzato in tematiche adolescenziali, che definisce questa fase come costellata di eventi critici (Erikson, 1995, “Gioventù e crisi d’identità”).
Il compito che l’adolescente deve portare a termine è definire la propria identità, scoprirsi come individuo e testarsi nel mondo sociale in quanto tale.
Per trovare il proprio posto nel mondo è necessario prendere le distanze dai propri genitori, trovare uno scopo, porsi obiettivi, ma anche sentirsi riconosciuti e legittimati dai coetanei.
Alla luce di ciò, risulta facile comprendere perché questo periodo sia caratterizzato da difficoltà, sofferenze, errori, gesti rischiosi, impulsivi e, talvolta, immorali.
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22 gennaio 2021
di Marta Santoni
Procrastinazione e Decision Making: perché posticipiamo l’acquisto di alcuni prodotti
La procrastinazione è presente, riprendendo le parole di Akerlof, quando “I costi presenti sono eccessivamente rilevanti se confrontati con i costi futuri. Ciò porta gli individui a posporre i compiti fino al giorno dopo, senza prevedere il fatto che quando l’indomani arriverà, il compito verrà posticipato ancora”. Da qui il famoso detto “Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”
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21 gennaio 2021
di Giulia Stefanelli
L’arte di trasformare il dolore in dipinto: Frida Kahlo
in collaborazione con Artupia
Frida Kahlo descriveva i suoi dipinti come: “La cosa più sincera che io potessi fare per esprimere ciò che sentivo dentro e fuori di me.” I suoi quadri sorprendenti sono espressione di una lunga storia di traumi e di dolori. Segnata da un incidente stradale che le fu quasi fatale all’età di 18 anni, una salute cagionevole, un matrimonio turbolento e un aborto spontaneo, Frida trasformò le sue sofferenze in arte rivoluzionaria.
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18 gennaio 2021
di Luna Piccinelli
La scoperta dei gruppi di autocoscienza maschile: una riflessione tra uomini e con gli uomini
Cosa manca alla lotta contro i pregiudizi e gli stereotipi di genere? Manca la maggioranza del genere maschile che sostiene e lotta concretamente insieme alle donne. E perché questo non avviene? Perché manca in primis l’EMPATIA verso la condizione femminile. Alcuni uomini non si sentono colpiti da tutto ciò che deriva dalla cultura maschilista. Esistono uomini sensibili alle dinamiche del maschilismo e alle sue conseguenze, ma non trovano un luogo sicuro nel quale riflettere liberamente. La riflessione insieme ad altre persone è riconosciuta per i numerosi benefici che derivano dal rispecchiamento nell’altro. Risulta quindi fondamentale divulgare la conoscenza dei gruppi di autocoscienza maschile al fine di promuovere questa pratica in un’ottica di coinvolgimento empatico nella lotta per la parità di genere.
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15 gennaio 2021
di Letizia Aquilino
Una pandemia discriminatoria: come gli asioamericani sono diventati doppiamente vittime del COVID-19
Non troppo distanti sono le immagini degli episodi di violenza contro persone asiatiche che hanno popolato i media italiani nel mese di febbraio, agli albori della diffusione del COVID- 19. È un fenomeno che certamente non ha interessato solo il nostro Paese e sono infatti numerosi gli studiosi americani che si sono occupati negli scorsi mesi di analizzarlo e provare a identificarne le conseguenze sugli asioamericani; negli Stati Uniti, sono state infatti riportate numerosissime aggressioni a danno di asioamericani e persone di etnia asiatica.
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11 gennaio 2021
di Martina Sangiorgio
Assalto al Campidoglio: cosa si cela dietro l’insurrezione?
Chi sei? La più banale delle domande, con la più difficile delle risposte. Quando pensiamo alla nostra iden- tità, scopriamo come le caratteristiche individuali che ci contraddistinguono non siano sufficienti a definirci, perché nel nostro Io più profondo risiede l’identità sociale, ovvero quella parte del con- cetto di sé che deriva dall’appartenenza a gruppi sociali e dal sentimento che scaturisce da quell’appartenenza. È il 6 gennaio quando Joe Biden sta per essere dichiarato ufficialmente Presidente e centi- naia di sostenitori di Trump irrompono nella sede ufficiale del parlamento statunitense. Al di là delle opinioni e delle analisi politiche, l’evento è estremamente eloquente a livello psicologico e sociale.
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8 gennaio 2021
di Marta Santoni
Perché ci piace fare shopping? Le motivazioni legate agli acquisti
Quante volte, dopo una brutta giornata, sentite il bisogno di sfogarvi e risollevarvi il morale andando a fare shopping? I motivi per cui questo accade sono legati al fatto che ci sono numerose conseguenze positive che lo shopping può avere sul benessere della persona. Le motivazioni sono alla base di tutte le nostre scelte e dei nostri comportamenti e sono solitamente guidate da un bisogno che deve essere soddisfatto, scopriamo allora quali possono essere le esigenze che vengono soddisfatte tramite lo shopping.
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4 gennaio 2021
di Luca Sacco
Il negazionismo, ieri: un tentativo umano di scrivere un passato “normale”
Vogliamo cominciare la nostra argomentazione a partire dalla parola; andare alla fonte per leggere la sua denotazione e sondare le sue plurali connotazioni. Questo lavoro ha un senso se e solo se abbandoniamo lo sguardo descrittivo da sondaggista alla Charles Carpenter Fries e ci avviciniamo al linguaggio con cuore leggero e passo lento: pronti a concepirlo come qualcosa che dipende fortemente dalla comunità, che è subordinato e regolato da norme transpersonali, e quindi per sua natura politico. Come ci ha detto Wittgenstein nel Tractatus del ’21 e ribadito nelle Ricerche filosofiche di inizio anni ’50, le parole hanno il significato che hanno per via di certe regole e verifiche che ci arrivano dalla società dentro la quale viviamo e con la quale successivamente poi dobbiamo comunicare. Allora assumendo tale “postura” noteremo che dietro una parola e la sua definizione vivono conflitti o comunioni ideologiche di gravità quasi copernicana.
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21 dicembre 2020
di Martina Sangiorgio
Esitanza vaccinale: gli aspetti psicologici della più grande minaccia del 2021
Sono gli ultimi giorni di Febbraio quando, in Italia, si comincia a sentir parlare di COVID-19. Mattia è il primo paziente a cui viene diagnosticata questa nuova malattia che, per la prima volta, non ci appare più così lontana. L’epidemia ci ha ufficialmente raggiunti a casa nostra. In qualche giorno la provincia di Lodi viene dichiarata zona rossa. Il 4 Marzo viene decretato il primo lockdown nazionale. Per mesi e mesi la nostra vita, le nostre abitudini, i nostri rapporti sociali sono rimasti indissolubilmente intrecciati al valore assunto dall’R0.
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19 dicembre 2020
di Sabrina Seccia
Mondo Rosa e Mondo Azzurro: dagli stereotipi alla violenza di genere
Il 24 novembre 2020, il Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano, ha organizzato un evento online con l’obbiettivo di sensibilizzare docenti, giornalisti ed operatori del settore sui temi legati alla prevenzione della violenza di genere. In quest’occasione sono intervenuti: Elisabetta Ruspini, Professoressa di Sociologia e ricercatrice sociale presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca, la Dott.ssa Chiara Rossini, fondatrice del blog “NarraAzioni differenti”, Maria Callone, professoressa di Filosofia Politica presso l’Università degli studi Milano-Bicocca e coordinatrice del progetto UN.I.RE. e la Dott.ssa Maria Serena Grumi, Docente del Corso di Psicologia della Violenza di Genere, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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14 dicembre 2020
di sezione Clinica
Tra sapere, non sapere ed essere
Durante l’evento online di lunedì 23 novembre, è stato possibile approfondire il tema dell’attività clinica e il lavoro terapeutico con tre professionisti appartenenti ad orientamenti clinico-teorici diversi: Dott.ssa Maiocchi, Dott. Castelnuovo, Dott. Aschieri. Il dibattito, coord inato dal Presidente dell’associazione, Alberto Binda, ha fatto emergere temi complessi e stimolanti: Che cos’è la clinica? Come viene vissuta alla luce dei diversi approcci teorici nella pratica? Che cos’è la normalità e come il clinico può lavorare con essa? Quanto è importante attuare un lavoro su se stessi?
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11 dicembre 2020
di Letizia Aquilino
Grand Army: un tuffo nel vero sogno americano
Probabilmente la maggior parte di noi è cresciuta sognando di attraversare i corridoi di una high school americana, tra cheerleaders, giocatori di football, drama club e professori strampalati. Finalmente, però, sale alla ribalta una nuova serie originale Netflix che, allontanandosi da immagini patinate al limite della verosimiglianza, offre uno spaccato interessante della vita del teenager americano medio, oggi, nel 2020.
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10 dicembre 2020
di Elena Besana
Come ci aiuta l’arte?
Bella domanda, soprattutto in questo periodo storico; come ci aiuta l’arte? Che ruolo ha nelle nostre vite, in questo particolare momento? Le restrizioni messe in atto mesi fa, che hanno portato al primo lockdown nazionale, hanno messo a dura prova la salute mentale di molti italiani, e sarebbe stato strano il contrario. Si è dovuto fare i conti non solo con una chiusura fisica, ma anche con un forzato ed improvviso cambiamento di abitudini, con un allontanamento fisico delle relazioni, e via dicendo. Ci si è trovati a fare i conti anche con sé stessi.
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7 dicembre 2020
di Luna Piccinelli
LIFE SKILLS: competenze utili per sopravvivere alle sfide quotidiane
In questo momento storico, ora più che mai, ci troviamo ad affrontare una situazione che comporta una riorganizzazione della vita quotidiana e del nostro essere. Lo scenario attuale è caratterizzato da incertezze e paure. Giovani adulti che si trovano ad approcciarsi al loro imminente futuro lavorativo attraverso lo schermo di un computer; adulti che hanno sacrificato tutto per costruire ciò che oggi viene chiuso o negato; anziani impotenti e isolati. Si presuppone che adulti e giovani adulti siano un po’ più equipaggiati a livello di strategie mentali per affrontare determinate novità, siano esse positive o negative.
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4 dicembre 2020
di Jacopo Cammarata
Gli scacchi e la psicologia
La Regina degli scacchi, miniserie targata Netflix adesso disponibile, riprende il tema e vede Elizabeth Harmon come piccola bambina prodigio, che crescendo svilupperà la sua tecnica (e non solo quella). La penna di Walter Tevis, autore del romanzo adattato per il piccolo schermo da cui viene ripreso l’omonimo titolo (The Queen’s Gambit, in inglese), riprende a piene mani dalla figura (realmente esistita, questa) di Bobby Fischer, resa nel film biografico La grande partita (Pawn Sacrifice, 2014, regia di Edward Zwick, con Tobey Maguire e Liev Schreiber nel ruolo, rispettivamente, di Fischer e di Spassky).
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30 novembre 2020
di Marta Matuella
La danza della normalità
Che cos’è la normalità? Chi può essere considerato normale? Questo è il tema della tavola rotonda che si è tenuta lunedì 23 novembre e a cui hanno partecipato la professoressa Maiocchi, psicoanalista e Presidente ICLeS, il professor Castelnuovo, ricercatore e psicologo clinico presso l’IRCCS Istituto Auxologico e il professor Aschieri, coordinatore del Centro Europeo per l’Assessment Terapeutico.
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27 novembre 2020
di Massimiliano Baiguini e Francesca Gatta
Guarire in attesa
Attendere può essere a volte un’esperienza tremenda, soprattutto se ci si trova in ospedale, magari in pronto soccorso in attesa del proprio turno per un esame o per l’esito di un’operazione di un nostro caro. Questa attesa spesso si trasforma in una tempesta di emozioni e sensazioni che possono aggravare lo stato emotivo di chi già fa i conti con l’incertezza e il dolore, facendo si che il tempo passato in sala di attesa sia percepito come lento e logorante.
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26 novembre 2020
di Laura Cappello e Elisa Di Pietro
Black Friday: grandi risparmi o ottima persuasione?
Anche quest’anno il mese di Novembre lascia spazio ad una giornata di shopping sfrenato, conosciuto come Black Friday. Il mercato propone un ribasso dei prezzi ad un popolo di consumatori pronto ad accaparrarsi il prodotto migliore al prezzo più conveniente.
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25 novembre 2020
di Chiara Ferrari
La violenza contro le donne riguarda tutti: Grey’s Anatomy ce lo ricorda
Un episodio forte, emozionante e sconvolgente che colpisce proprio perché estremamente realistico. Il tema affrontato è quello della violenza sulle donne, declinato soprattutto nella forma della violenza sessuale. Si tratta di una puntata che cerca di rompere alcuni stereotipi e proporre una nuova lettura di questo fenomeno; infatti, non è più solo la donna ad essere considerata protagonista di queste atrocità. Nell’episodio si evidenzia quanto sia importante che intorno a lei si costruisca una rete di supporto che permetta l’avvio del percorso di fuoriuscita dalla violenza. La puntata dà voce a personaggi appartenenti a generazioni diverse che hanno fatto esperienza della violenza di genere, in modo più o meno diretto. Questa scelta è sicuramente efficace poiché allo spettatore salta subito all’occhio la complessità di questo tema: gli effetti della violenza non si ripercuotono solo sulla donna.
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23 novembre 2020
di sezione Clinica
Una lezione per riflettere
A seguito della lezione con la prof Maiocchi vorrei condividere con voi le riflessioni del nostro diario di bordo, con la speranza che possano essere oggetto di condivisione e discussione. La lezione incomincia dalla domanda di una nostra compagna di corso riguardo alla psicosi ed è soprattutto su questo versante della lezione a cui vorremmo dedicare le nostre riflessioni all’interno di questa pagina di diario.
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16 novembre 2020
di sezione Clinica
I ruoli della psicologia oggi: il rapporto con la medicina e la pandemia
Dopo aver assistito agli incontri organizzati da OPL, “La psiche tra salute e malattia” e “Dopotutto erano solo difficoltà da superare. La resilienza tra isolamento e pandemia”, sono sorte alcune riflessioni. Il testo di David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, esplora il legame tra salute fisica e salute psicologica, identificando la psiche come un medium che si interpone tra salute e malattia. Citando il Professor Del Corno, relatore durante la conferenza, il pubblico di lettori trova in questo libro il suggerimento dell’esistenza di questo “terzo polo”, spesso dimenticato.
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12 novembre 2020
di Irene Turri e Ludovica Alberani
Arte e benessere
in collaborazione con Artupia
L’arte non è concettualmente facile da definire, date le sue molteplici espressioni. Quel che è certo è che da sempre è stata un mezzo di espressione e comunicazione dell’uomo. Ci sono delle caratteristiche transculturali che la definiscono: l’oggetto d’arte, che può essere sia fisico sia esperienziale, e il suo creatore, caratterizzato da originalità e creatività.
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2 novembre 2020
di Valentina Motta
Sexting
Nella società attuale, è inevitabile parlare del continuo avanzamento della tecnologia e dei cambiamenti che essa comporta nell’interfacciarsi alla realtà; uno tra questi, riguarda il modo che i ragazzi hanno di conoscere e approcciare la sessualità.
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29 ottobre 2020
di Massimiliano Baiguini e Camilla Silvestrin
Positive art for positive thinking
in collaborazione con Artupia
Ne abbiamo tanto sentito parlare, ma cosa si intende esattamente per Pensiero Positivo?
Con pensiero positivo intendiamo uno stato mentale con il quale approcciamo l’esistenza, caratterizzato da aspettative positive verso il futuro. Chiariamoci, pensare positivo non significa scappare dai problemi o aspettare che essi si risolvano da soli. Al contrario, pensare positivo significa avere la capacità di affrontare le sfide che si presentano, con fiducia nelle proprie abilità e nella bontà dei propri intenti. Detto in altre parole, possiamo intendere con pensare positivamente la capacità di sfruttare al meglio quanto di buono c’è in una data situazione, o anche dalle persone con le quali ci relazioniamo.
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12 ottobre 2020
di Chiara di Penna e Chiara Ferrari
Stili genitoriali
Sono numerosi gli autori che si sono anche dedicati alla descrizione e alla definizione dei diversi stili educativi genitoriali. Inizialmente l’attenzione degli studiosi era rivolta a individuare uno stile ideale, perfetto, lo stile del “buon genitore” che consentisse uno sviluppo fisico, mentale e psicologico ottimale del bambino. Si credeva che fosse possibile individuare una gamma di comportamenti e di strategie genitoriali stabili in diverse circostanze e in grado di caratterizzare specifici stili educativi. Inoltre, si sottolineava la decisiva interconnessione tra il comportamento del genitore e alcune caratteristiche specifiche del minore affinché si potessero verificare una serie di relazioni caratterizzate da scambi e reciproche influenze, in una dinamica di causa-effetto.
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5 ottobre 2020
di Chiara di Penna e Chiara Ferrari
Parenting
La prima domanda che sorge spontanea è: che cosa si intende con la parola parenting? Nonostante si tratti di un argomento non particolarmente recente, solo negli anni 2000 si è arrivati a una definizione unitaria del concetto, concependo il parenting come la capacità di un genitore di soddisfare i bisogni fondamentali del proprio figlio, sia da un punto di vista fisico (alimentazione) sia da un punto di vista psicologico (sicurezza, autonomia, indipendenza) (Sponchiado, 2000). Il parenting viene concettualizzato come un insieme di comportamenti genitoriali specifici che operano da soli o in sincronia nella definizione e nello sviluppo dei comportamenti infantili dei minori.
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17 luglio 2020
di Tommaso Tunesi
Biografia di Victor Frankl
Lo psichiatra Viktor Frankl nasce a Vienna il 26 marzo del 1905. Frankl entra in contatto con il padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, nel 1915. Durante la corrispondenza epistolare Frankl espone la propria visione della cura psicoterapeutica che risulta contrastare con la visione biologico-pulsionale della teoria freudiana. Frankl e Freud si incontrano personalmente nel 1924. Prese ufficialmente le distanze dal maestro, trova sintonia nella teoria della “Volontà di potenza” di un altro importante psicoanalista viennese: Alfred Adler. Anche questa forma di psicoterapia incentrata sulla “volontà di potenza” non soddisfa la visione esistenziale di Frankl, egli infatti pone, come fondamentale essenza della pratica clinica, la ricerca del significato dell’esistenza e la costruzione di senso dei valori. La rottura con Adler è inevitabile, tant’è che Viktor Frankl viene espulso dalla società adleriana.
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17 luglio 2020
di sezione Clinica
I mille volti di Narciso
Il testo presentato in questo evento vuole approcciare il tema del narcisismo. Vediamo come questa piccola premessa metta già in gioco tante questioni: che cos’è il narcisismo? È una patologia? Un disturbo? Una Struttura? È qualcosa che riguarda tutti? La tematica è complessa e anche all’interno dei manuali diagnostici la questione è tutt’altro che risolta. Tuttavia, sembra una tematica divenuta di grande attualità ed è giusto affrontarla con tutta la complessità di cui si fa portatrice. Certamente uno dei pregi di questo testo è il tentativo di affrontare la tematica del narcisismo all’interno di tutte le fascia di età; infatti la conferenza si è soffermata particolarmente sull’età adolescenziale e l’età anziana.
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30 giugno 2020
di Massimiliano Baiguini
Machine learning in psicologia: uno strumento per la diagnosi e la prognosi nella terapia psicologica
La prima volta che si è parlato di intelligenza artificiale è stato a metà del secolo scorso (Turing, 1950). Da allora ha conosciuto un progresso a tutti gli effetti sbalorditivo, sia a livello teorico che a livello applicativo. Una delle più consistenti aree di indagine e sviluppo dell’intelligenza artificiale è rappresentata dal Machine Learning (apprendimento automatizzato), che allo stato attuale si presenta come uno strumento in grado di svolgere compiti complessi e gravosi fornendo un valido aiuto nell’avanzamento della ricerca. Infatti, nella pratica psicologica e psichiatrica viene attualmente impiegato per l’analisi e l’elaborazione di forme di dati complessi con un numero elevato di variabili multidimensionali.
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26 giugno 2020
di Riccardo Morfino e Luca Peselli
Shutter Island: nella mente dissociata
Nel 1954, all’apice della guerra fredda, Rachel Solando, una paziente pluriomicida del manicomio di Ashecliffe colpevole di aver affogato i suoi tre figli, riesce ad evadere dalla sua cella blindata e a disperdere, inspiegabilmente, le sue tracce nel nulla. Vengono, così, chiamati ad indagare due agenti federali, Edward Daniels (Leonardo Di Caprio) e la sua nuova spalla Chuck Aule (Mark Ruffalo). I due giungono, quindi, sull’isola sperduta in mezzo all’oceano che ospita il manicomio e avviano le indagini. L’isola si presenta come un ambiente estremamente ostile. Circondata da ripide scogliere e in balia delle tempeste che frequentemente si abbattono sopra di essa, infatti., non offre per i fuggitivi grandi possibilità di sopravvivere a lungo, soprattutto se questi fuggono scalzi e senza nessun mezzo come nel caso di Rachel.
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18 giugno 2020
di Chiara Lamanna
La Sindrome di Williams
La Sindrome di Williams (SW) è una malattia genetica rara, dovuta alla delezione di una piccola regione del braccio lungo del cromosoma 7. Dal punto di vista clinico è caratterizzata da alterazioni cardiovascolari, ritardo mentale lieve o moderato e un caratteristico profilo cognitivo e comportamentale.
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12 giugno 2020
di Michele Paleologo
Social media e falso consenso: davvero la pensano tutti come noi?
Vi è mai capitato di scoprire un nuovo argomento sui social, leggere quindi svariati post a riguardo e seguire pagine di cui ne parlano? Immaginiamo di sì e immaginiamo anche che di conseguenza il vostro feed1 sia cambiato mostrandovi più post su quell’argomento. Questo avviene, come molti sanno, perché i social media sono appositamente progettati per mostrare agli utenti quello che gli piace, ciò con cui sono d’accordo e in genere ciò che li attrae. Le motivazioni sono piuttosto ovvie: è più facile trovare quello che si desidera e le persone che sono più rilevanti per noi, di conseguenza si passa più tempo sulla piattaforma.
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11 giugno 2020
di Alessia Tullio
Gamification: il gioco nella quotidianità
Tutti noi sappiamo cosa vuol dire giocare e comprendiamo quanto sia divertente e motivante, mentre ci sono molte attività quotidiane che spesso sono vissute dalle persone come frustranti e noiose, tra cui lo studio e il lavoro.
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10 giugno 2020
di Marta Santoni
Crisi del 2008 e Coronavirus: il comportamento dei consumatori sarà simile?
Stiamo vivendo un periodo in cui non abbiamo nessuna certezza di cosa succederà in futuro, nonostante ciò, risulta molto chiaro il fatto che ci troviamo in un momento di profonda crisi economica e non solo. È possibile che i comportamenti dei consumatori a seguito di questo momento storico saranno simili a quelli che hanno fatto seguito alla crisi del 2008? In che modo quel periodo può aiutarci a creare aspettative circa quello che accadrà dopo la fine dell’emergenza Coronavirus?
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5 giugno 2020
di Isabella Battistutto
Lo psicologo del marketing: chi è costui? Chiara Bacilieri ci racconta la sua esperienza
Quando sentiamo parlare di marketing la maggior parte delle persone sa a cosa ci si riferisce, e quanto questo termine sia strettamente legato all’economia. Ma allora cosa c’entra lo psicologo? Come può apportare le sue conoscenze in tale ambito, riuscendo a fare la differenza? Studiare psicologia ti rende vulnerabile ad un gran numero di pregiudizi circa la validità del tuo percorso di studi, e se a questo ci abbini la parola “marketing” il rischio si amplifica, perché decidi di sfociare in un ambito che, apparentemente, non è di tua competenza. Per rispondere a questi quesiti abbiamo deciso di chiedere a Chiara di raccontarci la sua esperienza, con il monito di dare voce ed importanza a questa professione, illustrando alcuni esempi reali di come la psicologia possa essere applicata efficacemente al marketing, ed in particolare alla customer experience, cioè quella parte del marketing strategico che studia le interazioni che avvengono tra individui e brand.
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1 giugno 2020
di Luna Piccinelli
Genitori 2.0: essere padri nella società odierna
Finn e Henwood (2009), scrivendo sul tema della mascolinità e della paternità, sostengono che la visione tradizionale della mascolinità, il cui focus è sul potere, l’aggressività, la sicurezza economica e la “virilità”, e l’emergere di una nuova visione della paternità che incorpora molti aspetti della maternità, è una fonte di lotta per molti uomini che diventano padri.
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29 maggio 2020
di Riccardo Sorrentino
BoJack Horseman: un viaggio nella sindrome depressiva
“Non so come ti aspetti che qualcuno possa amarti quando è chiarissimo che detesti te stesso”. Durante la prima puntata della serie animata BoJack Horseman (2015-2020) sono queste le parole che uno dei personaggi principali rivolge al protagonista, appunto BoJack Horseman. Il tema espresso in questa frase ritornerà nel corso di quasi tutti gli episodi e rappresenta il filo conduttore della serie: una lotta continua con il disagio psicologico interiore.
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26 maggio 2020
di Giulia Bragaglio
AAA: Cercasi guerriero
Sapete quella del guerriero è una figura particolare ed ognuno di noi se la rappresenta un po’ come vuole. La prima volta che ho dovuto immaginare il mio mi sono trovata spiazzata e ricordo ancora il sorriso compiaciuto sulla faccia del ragazzino a cui avevo posto la stessa domanda. Eh già, come posso insegnare se io stessa non ho trovato quel qualcosa o quel qualcuno, che riesce a farmi essere la miglior Giulia possibile.
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22 maggio 2020
di Laura Cappelo e Elisa di Pietro
Revenge Porn: quando la legge non basta
La legge n. 69 del 19 Luglio 2019 meglio nota come “Codice Rosso” considera reato la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, punibile con la reclusione da uno a sei anni e una multa da euro 5.000 a euro 15.000. La stessa pena è applicabile a chi avendo ricevuto o acquisito tali immagini o video, li diffonde senza il consenso delle persone rappresentate, al fine di poterle danneggiare. Con “revenge porn”-pornovendetta- si fa riferimento alla divulgazione di materiale intimo non consensuale, in determinati casi le immagini sono state immortalate dalla vittima o dal partner della medesima, ma divulgate senza la sua volontà.
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18 maggio 2020
di Viola Maria Dadda
Storia di Elisa, volontaria della onlus SOS Lambrate
“Questa è la strada che ho scelto, ciò che voglio fare nella vita, non avrei mai potuto tirarmi indietro, mi sarei sentita incoerente con me stessa e non me lo sarei perdonata.” Questo il pensiero e la sicurezza di Elisa Fornasetti, studentessa di medicina di 23 anni e da due anni volontaria in ambulanza. Ha affrontato dall’inizio l’arrivo del Covid-19 senza interrompere il proprio lavoro, come molti altri operatori sanitari. Elisa è volontaria presso l’associazione ONLUS SOS Lambrate, impegnata in servizi di primo soccorso in ambulanza nella città di Milano, oltre che in altre attività di formazione e beneficienza. Al suo interno conta circa quindici dipendenti e più di cento volontari.
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17 maggio 2020
di Ylenia Baldanza, Maria Chiara Redoglio, Ester Caci e Ludovica Alberani
Giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia
Oggi 17 maggio si celebra la giornata mondiale contro l’omobitransfobia. Il termine sta ad indicare l’insieme delle discriminazioni, stereotipi e pregiudizi nei confronti della comunità LGBTQIA+, che oltre a comprendere persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, comprende anche asessuali, aromantici e poliamorosi. Questa giornata ha lo scopo di tutelare gli individui facenti parte della comunità LGBTQIA+ contro la discriminazione e la disinformazione.
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14 maggio 2020
di Ludovica Alberani
Divergent e Inception: l’arte di viaggiare nei sogni
Quando si parla di viaggiare nei sogni si parla di Onironautica e in particolare di Onironauti, dal greco, “coloro che navigano nei sogni”.
Vi è mai capitato di star sognando e di essere coscienti fosse solo un sogno? Se si, avrete sperimentato un sogno lucido, cioè un sogno vivido in cui siamo coscienti che sia un sogno.
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12 maggio 2020
di Laura Cappello e Laura di Pietro
COVID-19: voci in corsia
«Il panico non fa parte del bagaglio culturale di un’infermiera» diceva Elizabeth Kenney ed è proprio ciò che possiamo verificare al giorno d’ oggi. I media e gli articoli di giornale ne parlano identificando coloro che fanno parte del personale sanitario come “eroi”, sui social spopolano immagini di occhi stanchi e volti segnati dai diversi dispositivi di protezione necessari per un vis à vis con coloro che sono affetti da Covid-19. Sono proprio quelle immagini che ci permettono di fermarci, riflettere e interrogarci su cosa realmente significhi indossare un camice e una mascherina incessantemente per ore e andare a fronteggiare l’emergenza in prima linea.
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10 maggio 2020
Disforia di genere e psicologia
8 maggio 2020
a cura di Marta Matuella
Intervista a Massimo Recalcati
A.P.E. inFo, il 5 maggio, ha avuto l’onore di incontrare il Professor Massimo Recalcati, psicoanalista di grande fama, docente all’Università di Pavia, autore di numerosi libri e conduttore di “Lessico famigliare”, “Lessico amoroso” e “Lessico civile” su Rai 3. A intervistarlo in diretta su Instagram è stato il nostro vicepresidente Matteo Cosignani. Gli argomenti vanno dalla situazione Covid-19 attuale alla Psicoanalisi odierna.
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7 maggio 2020
di Viola Maria Dadda
Intervista a Massimo Recalcati
A.P.E. inFo, il 5 maggio, ha avuto l’onore di incontrare il Professor Massimo Recalcati, psicoanalista di grande fama, docente all’Università di Pavia, autore di numerosi libri e conduttore di “Lessico famigliare”, “Lessico amoroso” e “Lessico civile” su Rai 3. A intervistarlo in diretta su Instagram è stato il nostro vicepresidente Matteo Cosignani. Gli argomenti vanno dalla situazione Covid-19 attuale alla Psicoanalisi odierna.
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8 maggio 2020
a cura di Marta Matuella
Psicologia e cinema: un legame indissolubile
“Il cinema è la scrittura moderna, il cui inchiostro è la luce” disse Jean Cocteau1 e come la scrittura così il cinema si è affermato, da ormai più di un secolo, come un essenziale mezzo di comunicazione. Il film è una forma di linguaggio e, come tale, veicolo di significati. Le scene si susseguono secondo una precisa struttura, così come le componenti di una frase si dispongono secondo le regole della sintassi, creando un senso, un messaggio finale. (Carroll, 2012). Come sostiene J. M. Carroll (2012), professore presso la Pennsylvania State University, lo studio del cinema si sovrappone allo studio dell’intelligenza umana, di cui è veicolo e manifestazione.
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6 maggio 2020
di Victoria Vigliotta
La bellezza come risorsa sul mondo del lavoro e oltre
L’impatto che la bellezza fisica ha sulla nostra vita è molto potente (Costa & Corazza, 2006). Si dice che essere belli ripaga, si trova più facilmente un’occupazione e si viene premiati sistematicamente. Come può sopravvivere un’azienda che paga di più i suoi dipendenti solo perché sono belli?
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29 aprile 2020
di Michele Paleologo
Perchè la comunicazione scientifica è così difficile?
Perché nel grande pubblico c’è un così alto tasso di scetticismo nei confronti di molte teorie scientifiche, specialmente in ambiti sensibili come la salute e l’ambiente? La maggior parte degli addetti ai lavori, degli scienziati, spesso risponde sostenendo che la causa sia “semplicemente” l’ignoranza: la mancanza di conoscenze teoriche che altrimenti porterebbero alle stesse conclusioni. Questa convinzione, per cui la conoscenza non scientifica sia sostanzialmente fondata su credenze e superstizioni, si definisce in letteratura come knowledge deficit model (vedi ad esempio Pouliot, 2009; Callon, 1999).
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22 aprile 2020
di Ludovica Alberani
Power posing
Le Power Posing trovano origine nel concetto di Embodiment, termine che trae ispirazione dal pensiero Kantiano e introdotto in filosofia della mente per superare il dualismo cartesiano che sosteneva la separazione di una sostanza tangibile, il corpo, rex extensa, da una non- tangibile, la mente, rex cogitans.
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