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LEGO® SERIOUS PLAY® è una metodologia di intervento nata negli anni 90 da Kjeld Kirk Kristiensen, il proprietario di Lego, Bart Victor e Johan Roos che ha l’obbiettivo di favorire la comunicazione e il problem solving creativo in ambito organizzativo.
Quest’attività di gruppo sfrutta le costruzioni Lego come strumento per permettere ai partecipanti di un gruppo di lavoro di riorganizzare individualmente il proprio pensiero su un argomento e trasformarlo in una rappresentazione concreta, così da rendere più semplice la comprensione e la condivisione delle proprie idee. Di fatto, la costruzione è una metafora dell’opinione che la persona ha di un particolare tema su cui il gruppo ha intenzione di dibattere; tale metafora viene resa maggiormente accessibile da una spiegazione della costruzione da parte di chi la ha creata. Questo processo di verbalizzazione permette ai partecipanti di esprimersi liberamente, soprattutto in contesti, come quello organizzativo, dove si osserva spesso reticenza nell’espressione delle proprie idee. Altri vantaggi di questa metodologia sono: il poter “tracciare ciò che è stato detto” grazie ai modellini, il facilitare la discussione, l’insorgere di nuove idee e una miglior gestione della conversazione.
La scelta dei mattoncino Lego non è casuale; è una tipologia di gioco facilmente reperibile, che non ha bisogno di particolari capacità per essere utilizzata e che stimola la creatività grazie alle diverse forme e colori disponibili.
Prima di approfondire le fasi dell’intervento, è bene specificare che questo viene diretto da un facilitatore, ovvero, una persona con una formazione specifica che conduce l’attività. I compiti del facilitare consistono nel preparare e pianificare adeguatamente l’attività, incentivare la comunicazione e l’ascolto tra i membri del gruppo e far si che tutti possano sperimentare uno stato di flow. Lo stato di flow è una condizione di totale immersione in un’attività, in cui si sperimenta una sensazione di concentrazione intensa, coinvolgimento e soddisfazione. Questo stato favorisce i processi di apprendimento, rendendo, in questo caso, la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® efficace nel miglioramento delle abilità comunicative.
L’intervento è organizzato in quattro step fondamentali.
- Domanda: il facilitatore pone al gruppo una domanda su cui riflettere o un problema da risolvere. Un esempio di domanda potrebbe essere: “Quali cono gli aspetti più importanti della “collaborazione”, secondo voi?”. La domanda dovrebbe essere chiara ma generale, così da non limitare le possibilità di risposta e stimolare il pensiero creativo. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, tutte sono valide e vanno riconosciute come tali dal facilitatore e dai membri del gruppo.
- Costruzione: i partecipanti costruiscono i loro modelli tridimensionali.
- Condivisone: Le persone, una volta terminata la costruzione del loro modello, lo porranno davanti a sé e a turno dovranno raccontare al gruppo il suo significato. I modelli non vengono smontati fino alla fine dell’attività in quanto possono essere utili per una riflessione individuale, collettiva e per mantenere l’attenzione rispetto a ciò che è stato detto
- Riflessione: partendo dalle verbalizzazioni del partecipante, il facilitatore e gli altri membri del gruppo possono fare delle domande per esplorare maggiormente l’opinione esposta o si possono avviare delle riflessioni che portino alla costruzione di un modello unico integrato. Questo modello, che sancisce la fine dell’attività, non è la mera somma delle opinioni dei partecipanti ma è un prodotto nuovo qualitativamente differente.
Come si può vedere, questo processo sequenziale permette alle persone di esercitare le abilità attinenti all’area della comunicazione, ovvero: riflessione, ascolto e discussione. Inoltre, obbliga a pensare e agire in maniera diversa da come si è soliti fare in ambito organizzativo. Questa tecnica, rispetto a una riunione tradizionale, aumenta la motivazione e la partecipazione attiva, favorendo non solo idee creative ma anche lo sviluppo di un maggior senso di gratificazione e di appartenenza, in quanto ogni partecipante si può identificare nel prodotto dell’attività.
È importante sottolineare, però, che questa metodologia non è né un’attività per alleggerire il clima all’inizio di una riunione né uno strumento per poter pianificare diagrammi organizzativi o spazi aziendali. I mattoncini Lego possono essere utilizzati per questi scopi ma non è l’obbiettivo del progetto. Inoltre, non è una metodologia che incentiva la persuasione e il conformismo, e, tentare di usarla per perseguire questi fini sdenaturerebbe l’attività stessa.
Di Giulia Colombo
Sitografia
- https://davidgauntlett.com/wpcontent/uploads/2013/04/LEGO_SERIOUS_PLAY_OpenSource_14mb.pdf
- Dempsey, M., Riedel, R., & Kelly, M. (2014). Serious play as a method for process design. In Lecture notes in computer science (pp. 395–402).
- Gkogkidis, V., & Dacre, N. (2021). How to use Lego Serious Play as a Gamification Teaching and Learning Framework? A Responsible Management Approach. SSRN
Warburton, T., Brown, J., & Sandars, J. (2022). The use of LEGO® SERIOUS PLAY® within nurse education: A scoping review. Nurse Education Today, 118, 105528.

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