Sonno e sogni: tra psicologia e psicoanalisi

Tempo di lettura: 3 minuti

IL SONNO E LE SUE FASI

Il sonno è una sospensione dello stato di coscienza contrapposto alla fase di veglia. Normalmente viene considerato uno stato di tranquillità, in cui si accantonano le tensioni accumulate durante il giorno. Tuttavia, di notte si intraprende uno stato di grande attività che possiamo meglio comprendere con le fasi del sonno. Le prime informazioni sullo stato del sonno sono state ricavate dall’analisi dell’EEG (elettroencefalogramma), applicando degli elettrodi sulla superficie della pelle e del cuoio capelluto di un dormiente, osservando la sua attività cerebrale. L’encefalo, infatti, produce scariche elettriche sistematiche attraverso onde che cambiano di intensità e velocità. Solitamente attraversiamo 5 fasi del sonno, dalla 1 alla 4 più la REM, ciascuna della durata di 90 minuti. Nella prima fase vi è il passaggio allo stato di veglia in cui gli occhi sono chiusi, in cui le onde cerebrali sono di intensità e velocità ridotta. Questo spostamento dalla veglia al sonno dura qualche minuto. A volte appaiono immagini, come se stessimo sognando ma non siamo ancora a quel punto, i sogni si verificano più tardi durante la notte. Successivamente, il sonno diventa più profondo e si entra così, nella fase 2 dove le onde sono leggere e ad andamento regolare, tuttavia, ci possono essere anche delle brusche interruzioni causate da picchi di onde particolarmente alti chiamati “fusi”. Procedendo verso la fase 3, l’encefalo procede più lentamente con andamenti che variano nel tipo di onda.  Nella fase 4, il sonno è il più profondo, l’andamento diventa sempre più regolare ed è più difficile svegliare la persona che diventa meno sensibile a stimolazioni esterne. Arriviamo in ultimo alla fase REM dove il battito cardiaco aumenta diventando irregolare e la pressione si alza. La caratteristica di questo stato è il movimento degli occhi che vanno avanti e indietro in modo molto veloce, infatti, REM è acronimo di Rapid Eye Movement. In questa fase gran parte dei muscoli del corpo sembrano immobili (tranne in rari casi), inoltre il sonno REM è caratterizzato per la presenza di sogni. Nonostante questi ultimi siano presenti anche nelle fasi non-REM sono normalmente legati in questa fase perché più vividi e più facili da ricordare.

I SOGNI E LA LORO FUNZIONE

“L’interpretazione dei sogni” di Freud, pubblicata nel 1899 segnò la data di nascita della psicoanalisi. È considerata il capolavoro di Freud, il quale, comprendeva l’importanza che il sogno investe nella vita dell’uomo. Egli era venuto in contatto con il sogno sia nella pratica sia nella teoria (con “Progetto di una psicologia”). Freud osservò che nel sogno si crea una condizione di paralisi motoria che fa in modo che l’attività psichica si realizzi prevalentemente come produzioni di immagini, la scena allucinatoria diventa l’unica realtà percepita, il principio fondamentale è che il significato del sogno deriva dal desiderio che in esso si attua, la scoperta della logica del sogno che può indicare la strada nell’esplorazione dell’inconscio. Il sogno è una delle rappresentazioni più fedeli dell’inconscio. Secondo Freud, il sogno protegge il sonno dall’irruzione di stimoli esterni che potrebbero disturbarlo, tuttavia, gli stimoli interni acquistano maggior forza a causa dell’indebolimento della censura. Quest’ultima è una funzione psichica che è all’origine della rimozione e si contrappone tra il sistema inconscio e quello preconscio-conscio. La sua funzione è quello di soddisfare, all’interno dell’attività onirica, i desideri inconsci, ma anche di tenerli mascherati per risultare accettabili dalla parte conscia della psiche, operando un compromesso simile a quello del sintomo. L’organizzazione del sogno è divisa in 4 attività:

  1. Rifacimento visivo: i pensieri latenti, nel sogno vengono rappresentati in modo tale che vengano messi in scena anche le componenti astratte;
  2. Condensazione: il materiale viene condensato in modo tale che più elementi si compattino in uno solo;
  3. Spostamento: movimento di fuga che porta dal contenuto rimosso a contenuti neutri;
  4. Ordinamento: conferirà una trama al sogno.

Di Margherita Marino

Bibliografia

Feldman R. S., Psicologia generale, McGraw-Hill, 2013.

Freud S., L’Interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, 2011.

Freud S., Progetto di una psicologia, Bollati Boringhieri, 1977.

Una replica a “Sonno e sogni: tra psicologia e psicoanalisi”

  1. Articolo molto interessante, grazie mille.

    Io sogno spesso, ogni giorno, e ad ogni risveglio mi sento sempre stanco e appassito, è l’effetto per chi ricorda bene i sogni? E’ come se la mente non riposasse mai o sbaglio?

    Grazie per la sua eventuale risposta

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

Crea un sito web o un blog su WordPress.com